Una genovese di mare lenta, dolce e profumata, dove le cipolle si trasformano in crema e il baccalà regala profondità e sapore. Perfetta con pasta corta che raccoglie tutto il condimento.
Cipolle di Tropea fresche – 600–700 g affettate finissime
🐟 Baccalà ammollato – 350 g (a tocchetti, con la pelle)
🫒 Olio extravergine di oliva – 3 cucchiai
🍷 Vino bianco secco – mezzo bicchiere
🌿 Levistico (o prezzemolo, facoltativo) – 1 cucchiaio tritato
🌶️ Pepe nero – q.b.
🧂 Sale – poco (il baccalà aiuta)
🍝 Pasta corta – 250 g
💧 Acqua o brodo leggero – quanto basta per la cottura lenta della genovese
👩🍳 1. Prepara la base di cipolle
Affetta molto finemente le cipolle di Tropea.
In una casseruola larga scalda l’olio.
Unisci le cipolle e falla appassire a fuoco dolce 10 minuti con il coperchio.
🔥 2. Avvia la genovese
Continua la cottura delle cipolle per 40–50 minuti, aggiungendo ogni tanto poca acqua o brodo.
Devono disfarsi completamente e diventare una crema dorata e lucida.
🐟 3. Aggiungi il baccalà
Inserisci i tocchetti di baccalà con la pelle, appoggiandoli sulle cipolle.
Sfuma con il vino bianco e fai evaporare.
Cuoci a fuoco basso per 15–20 minuti, mescolando delicatamente per non sfaldare troppo i pezzi.
🍲 4. Regola e profuma
Aggiungi pepe nero.
Se ti piace, un pizzico di levistico tritato alla fine.
Il risultato deve essere una crema morbida con pezzi di baccalà ancora riconoscibili.
🍝 5. Cuoci la pasta
Scola la pasta corta molto al dente.
Uniscila alla genovese di mare e manteca con un filo d’olio e un goccio di acqua di cottura se serve.
💡 Pasta corta ideale: mezze maniche, sedanini, fusilloni, calamarata – raccolgono la crema benissimo.
💡 Cottura lenta: più la cipolla cuoce lentamente, migliore è la cremosità finale.
💡 Pelle del baccalà: in questa ricetta dà struttura e sapore, poi quasi scompare nella mantecatura.
💡 Zero pomodoro: la genovese di mare resta bianca, dolce e aromatica.
💡 Sale con cautela: assaggia sempre prima, il baccalà rilascia sapidità.